Carrot Cake: la torta più sana, ecco perchè

Quale dolce più azzeccato della torta di carote per questo inizio di primavera? Dopo i mesi freddi in cui cacao e cioccolata hanno soddisfatto il mio bisogno di calore, ora è tempo di colore, di sapori freschi e la torta di carote anche nella sua variante Camille è il mio rito preferito per salutare la nuova stagione e iniziare benissimo la giornata.

Ma oggi non voglio solo passarvi la ricetta che preferisco tra le tante che si trovano in rete della torta di carote.

Innanzitutto la ricetta è stata splendidamente illustrata dalle sante manine di Maria, aka Little Tofee the Lab, che ci aveva già deliziato con la Torta all’acqua calda, ricordate? Cliccando sull’immagine sotto se volete potete scaricarla e stamparla così da appenderla sul frigo o archiviarla nel vostro ricettario (la qual cosa ci onorerebbe molto!).

carrot cake

Come avrete notato nella ricetta mancano le quantità, infatti ho il benedetto vizio di sostituire alcuni ingredienti, specialmente la farina con un mix di farine integrali per rendere il tutto più sano…o almeno più indicato per i miei gusti e per come mi piace curare l’alimentazione in famiglia.

Quindi di seguito vi riporto le quantità come da ricetta standard (potete segnarle a mano sul foglio) ma poi con Monica Moro la nostra Counselor preferita scopriamo insieme quali sono i segreti per un dolce sano.

Quantità

  • 250 gr di carote
  • 200 gr di farina 00
  • 100 gr di farina di mandorle
  • 200 gr di zucchero a velo vanigliato
  • 100 gr di succo di arancia
  • 80 gr di olio di semi di girasole
  • 3 uova
  • La buccia grattugiata di 1 arancia
  • 1 pizzico di sale
  • 1 bustina di lievito

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I segreti di un dolce sano

Ebbene sì, sappiate che dolce non è automaticamente sinonimo di schifezze. Naturalmente parlo di una bella e profumata torta fatta in casa, in cui abbiamo scelto gli ingredienti e che non contiene quella serie infinita di emulsionanti, stabilizzanti, grassi idrogenati, coloranti e aromi che caratterizzano i dolci e le merendine industriali e che non sono certo benefici per la nostra salute.

Certamente tutti i dolci, come dice il nome stesso, apportano una elevata quantità di zuccheri, e vanno quindi consumati in modo equilibrato, ma non c’è ragione di privarsi del piacere di una bella fetta di torta fatta in casa con ingredienti scelti da noi e pensati per essere si golosi, ma anche per fare bene.

Esempio? La nostra torta di carote di oggi.

In primo luogo le carote sono ricchissime di vitamine ed in particolare il carotene, precursore della vitamina A e composto a spiccata azione antiossidante e protettiva. Il carotene è la sostanza che rende le carote arancioni ed è abbastanza resistente alle alte temperature, quindi la cottura ce ne lascerà una buona quantità biodisponibile.

Per rendere l’assorbimento del carotene più efficiente è buona cosa che le carote siano accompagnate da olio. Infatti, il carotene è liposolubile. E nella nostra torta abbiamo un sano olio vegetale come fonte di grassi. Gli oli vegetali sono costituiti prevalentemente da acidi grassi insaturi e, spesso, sono ricchi di fitosteroli che rimangono intatti dopo il processo di raffinazione. Sono quindi ricchi di sostanze preziose e sono da preferire ai grassi di origine animale.

Tuttavia attenzione alla loro stabilità. Le alte temperature, infatti, alterano le strutture dei grassi e li arricchiscono di composti potenzialmente pericolosi. Sotto questo punto di vista i grassi saturi del burro sono migliori, ma si può ottenere un buon compromesso scegliendo un olio con un alto punto di fumo. Arachidi, mais o anche girasole come nella ricetta sono la scelta migliore.

Altro ingrediente molto sano di questa torta sono le mandorle. Ricche di acidi grassi Omega-3, apportano moltissimo ferro e calcio, hanno buone proprietà antinfiammatorie e sono ricche di vitamina E.

Ed eccoci all’ultimo ingrediente, la base stessa della torta: la farina. Indipendentemente dal fatto che una torta fatta in casa è sempre da preferire ad un dolce industriale, possiamo anche scegliere in modo consapevole di usare una farina che arricchisca il nostro dolce di elementi utili per la salute.

Quasi sempre, nelle ricette è indicato di usare la farina di tipo 00, che è una farina estremamente raffinata. Si ottiene infatti mediante la macinazione industriale del grano che comporta la totale perdita del germe e della crusca (la parte ricca di antiossidanti protettivi e di fibre), è un prodotto che si conserva a lungo inalterato ma è anche estremamente depauperato e provoca un aumento della glicemia e il conseguente incremento dell’insulina, fenomeno che nel tempo porta ad accumulare grasso nell’organismo.

Si può quindi pensare di sostituire la farina 00 con un prodotto meno raffinato e più ricco di proprietà nutritive, particolarmente indicate per questo tipo di torta sono la farina di frumento integrale e la farina di farro integrale.

Queste due farine possono sostituire quella 00 senza apportare variazioni sulla quantità, anche se potrebbe essere necessario variare un pochino la quantità di liquidi per ottenere la stessa consistenza.

Un’altra ottima alternativa è mescolare farina integrale di farro o frumento con farina d’avena integrale in uguali quantità (ad esempio, riferendoci alla ricetta di oggi useremo 100 gr di farina di avena e 100 gr di un’altra delle due). La farina d’avena integrale è meno calorica delle altre due ma più ricca di fibre e quindi ha un maggior potere saziante. La farina d’avena può essere utilizzata da sola in tutti gli impasti che non prevedono lievitazione mentre, in caso di una torta ad esempio, è meglio mescolarla ad altre farine perchè essendo priva di glutine risulta debole e ha bisogno di legarsi a farine più forti per dare più struttura alla torta.

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Grazie Monica per tutte le informazioni che ci hai dato; questa volta io ho usato farina di farro ma la prossima proverò a miscelare farina integrale e quella di avena.

E voi quali farine preferite usare, solo la 00 oppure ogni tanto osate anche voi qualche variante e qual è il vostro mix preferito? Fatemi sapere che qui non si smette mai di imparare.

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