Cronache animali

Si, ormai lo avete saputo bene o male tutte: ieri mattina ho fatto capolino durante la trasmissione Cronache Animali su Rai2.  Normalmente avrei fatto un post legato al tema che sono andata ad affrontare in tv ma poiché vi conosco so che volete i retroscena, e così eccoli qui.

A me ogni tanto succedono delle cose: non credo che ciò sia del tutto casuale, penso che in parte sia dovuto al fatto che di base non sto mai ferma. Anche se non si può dire che io sia una persona sportiva con la mente ogni giorno macino chilometri su chilometri e così capita che, talvolta, io vada più lontano del previsto. Ed è li allora che mi succedono cose che non avevo minimamente messo in conto.

È così che un mercoledì mattina, a metà di una settimana che sembrava correre come le altre, mi sono invece trovata in Stazione Centrale in mezzo a tante persone in giacca e cravatta armate di valigette e computer  a salire su un treno diretto a sud, e questa volta non era per andarmene in vacanza. Nella borsa il mio immancabile grembiulino verde a pois bianchi, unico indizio che anche per me si trattava di un viaggio di lavoro, e già questo la dice lunga sul tipo di cose che mi faccio capitare nella vita.

Destinazione Napoli, o meglio per essere ancora più precisa, destinazione sede Rai di Fuorigrotta a Napoli.
Della città purtroppo non ho visto un bel niente se non le vetrine e le vie che correvano veloci dal finestrino del taxi.

In pratica una bella mattina mi sono svegliata per andare in una città nella quale finora son stata solo due volte per essere catapultata nel mondo della televisione. A fare che? A fare l’ospite esperta di economia domestica in una trasmissione che parla di animali dal titolo appunto Cronache Animali.

Ecco, fare questa cosa da un certo punto di vista non è stato meno diverso che salire su un razzo missile e atterrare sulla luna. Non che io non sia abituata ad andare ovunque a parlare di economia domestica, ma insomma mamma Rai non era proprio contemplata!

Premesso che qualunque persona con la quale io abbia avuto a che fare dal tassista, alla guardia all’ingresso e via via tutte le persone che in una produzione televisiva hanno un ruolo: truccatori, costumisti, trovarobe, segretarie, producer, dicevo tutte sono state di una gentilezza e disponibilità tale che per una milanese come me ha significato una boccata d’aria tanto quanto un giro a Posillipo.

Ciò premesso capirete anche voi che anche solo trovarsi al trucco e parrucco contornata dalle foto di soubrette e conduttori con i quali noi degli anni 70/80 siamo cresciuti fa una certo effetto.
Ma ancora più impressione mi ha fatto il risultato finale: una cofana in testa che manco Patty Pravo, solo che io i capelli li ho corti e del mio look spettinato negli anni ne ho fatto un elemento distintivo o quantomeno mi ha permesso di eliminare il pettine dal beauty, che tanto non ci sta mai e dà sempre fastidio.

Ma passiamo al trucco e lì tra me e me penso: ecco ora devo sfruttare questa occasione e imparare finalmente quello che tutte sanno da sempre. Ho più di 40 anni non posso più fare la ragazza acqua e sapone.

Ma anche lì qualcosa deve essere andato storto perché sono uscita con un trucco che altro che tornare a prendere il treno: sembravo pronta per una serata di gala ma non di quelle della settimana della moda piuttosto un evento della croce rossa dove l’età media è sopra i cinquanta.  Insomma obiettivo ringiovanimento fallito.

D’altronde non è che uno va in televisione per la prima volta e sa come gestirle ste cose, si affida punto e basta, e se poi il risultato finale è piuttosto lontano dall’immagine che siamo abituati a trasmettere di noi amen: les jeux sont fait.

Per fortuna che dal momento in cui son stata acconciata al momento in cui poi abbiamo girato la lacca ha un po’ ceduto e miracolosamente mi son ricordata di non sfregarmi gli occhi.

Per il resto è successo tutto alla velocità della luce: partita alle h.8.00 da Milano dovevo assolutamente risalire sull’ultimo treno, quello delle 19, e alle 18.10 non era ancora arrivato il mio turno.  Sicché quando poi le telecamere si sono rivolte al tavolo dove dovevo illustrare come pulire collari e guinzagli il tutto è stato fatto in una volta sola, come è andata è andata, ma insomma pare che sia andata visto che l’hanno messo in onda.

E qui è dove potete dare un occhio e giudicare voi: dal minuto 30, in caso. Domani poi vi scrivo il post su come pulire collari e guinzagli, promesso. Per ora ho voluto condividere con voi questo mio “mercoledì da leoni”, o almeno da cronache animali!  Chissà magari tornerò, io mi sono divertita, voi che dite?

Articoli simili