Cavoli a merenda: come sceglierli e come gustarli

L’espressione cavoli a merenda di solito si usa per indicare che qualcosa è davvero inopportuno, ma io sinceramente a volte i cavoli me li mangerei pure a merenda, o almeno per lo spuntino di metà mattina.
Abbiamo la fortuna di vivere in un paese che offre mille ortaggi diversi e mille varietà degli stessi, e il cavolo è uno di questi e io lo adoro in tutte le sue varianti.

Come sapete  – lo sapete? – tengo corsi di cucina alle Colf, per insegnare loro a cucinare per le famiglie con menù sani e variegati, e una delle parti fondamentali del corso è Come fare la spesa. Talvolta è difficile per noi individuare la stagionalità della frutta e verdura dal momento che molte di esse compaiono sui banconi del mercato tutto l’anno.

Per cui una delle prime cose che faccio è consegnare alla Colf di turno un “calendario verde” con i mesi per ogni frutto o verdura, come quello che potete scaricare qui: frutta e verdura di stagione del progetto Eat del Policlinico di San Donato.

Detto questo, l’inverno è la stagione dei cavolfiori, e un cavolfiore fresco si riconosce dal colore, che deve essere bello bianco, sodo, con le infiorescenze compatte e le foglie verdi e carnose.

La mia ricetta preferita? Al vapore con una crema di acciughe, tipo bagna cauda ma più veloce. In pratica in un tegame faccio rosolare l’aglio, poi aggiungo 5/6 acciughe dissalate e mescolo fino a quando non si sciolgono.

A questo punto prelevo l’aglio e aggiungo dell’olio, qualche cima di cavolfiore e un po’ dell’acqua di cottura e mescolo fino a ottenere una crema la cui densità varierà in funzione della quantità di acqua e di cavolfiore che andrò ad aggiungere. A me piace che sia un po’ densa.

A questo punto aggiungo il cavolfiore cotto al vapore, aggiusto di sale e servo nei piatti con un po’ di crema – se vi è avanzata – a parte. Perfetto come merenda, o come spuntino di metà mattina, in queste fredde giornate. O no?

Articoli simili