Come organizzare un perfetto Thanksgiving

Thanksgiving day, ovvero il giorno del Ringraziamento, è quella festa che noi tutti siamo abituati a vedere al cinema o in tv quando le famiglie americane si riuniscono intorno a un tavolo (ma soprattutto intorno a un tacchino enorme!) in segno di gratitudine (originariamente verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l’anno trascorso) e oggigiorno per tutto ciò che di buono accade nella vita di ogni famiglia.

Quest’anno un’amica mi ha invitato a partecipare al loro Thanksgiving e la cosa mi ha riempita di gioia ed entusiasmo: condividere le tradizioni ed entrare nell’intimità delle famiglie e viverle insieme è per me fonte di grande emozione. Naturalmente non mi sono fermata lì, e presa dall’entusiasmo mi sono subito offerta di aiutare nella preparazione della serata che so essere un evento per il quale i padroni di casa preparano tutto nei minimi dettagli.

E così che ho imparato come organizzare il perfetto Thanksgiving, perché lei, Silvia, ha addirittura preparato un vero e proprio planner con tanto di orari, minuti, giorni, ingredienti. Insomma un vero mito, la persona migliore per insegnare a tutti noi come cucinare il miglior tacchino per Thanksgiving (dite tutti grazie a Silvia!).

La prima cosa da fare è prenotare per tempo il tacchino di dimensioni adeguate e secondariamente procurarvi una teglia che lo possa contenere (ovviamente il tutto in funzione delle dimensioni del vostro forno!). Per quanto riguarda la teglia la cosa importante è anche procurarsi  una gratella su cui andrete a posare il tacchino in modo tale che il grasso di cottura si depositi sul fondo.

Poiché il tacchino può essere molto pesante (almeno 7/8 kg) dovrete sincerarvi anche che la grata rimanga effettivamente sospesa e che il tacchino non la schiacci sul fondo della teglia per cui può essere necessario posizionare dei tondini di sughero nei punti strategici in modo da creare quello spessore di pochi millimetri fondamentale per tenere il tacchino un po’ sopra il fondo della teglia.

Altri strumenti che vi saranno indispensabili per preparare un tacchino degno di un Thanksgiving sono:

  1. Dei lacci per tenere legate le zampe: una volta lo si faceva con lo spago ma ora ci sono questi comodissimi lacci di silicone riutilizzabili che vi torneranno utili ogni qualvolta dovrete legare delle carni. Li trovate in vendita anche da Tescoma. Silvia essando una persona molto glamour non poteva che sceglierli rosa, ci piacciono molto!
  2. Pipetta, termometro, colino e un panno o una garza di cotone leggero, sono attrezzi fondamentali per la cottura del tacchino, per la cui ricetta vi rimando a lei, la diva incontrastata del roasted turkey: Martha Stewart.

Ma perché tanto fervore intorno a un semplice tacchino? Beh innanzitutto perché cuocere una bestia di 7 chili non è cosa così semplice e poi perché il tacchino va farcito, imbottito e guarnito con il famoso gravy, quindi un piatto ma ben tre ricette.

Ecco quindi cosa e come fare step by step:

Il giorno prima

  1. Marinate il tacchino seguendo la ricetta (e per questa cosa anche il top sarebbe avere una pentola o un contenitore con coperchio sufficientemente grande per contenere e poter immergere l’intero tacchino)
  2. tagliate il pane in cubi da lasciare asciugare tutta la notte e che serviranno per preparare la farcia.

Il giorno stesso

7 ore prima tirate fuori il tacchino dalla marinatura e lasciatelo a temperatura ambiente per circa 2 ore. Nel frattempo preparate la farcia, sempre scegliendo tra le varie ricette disponibili: a noi piace la versione con castagne!

Quando questa è pronta è il momento di svolgere due operazioni fondamentali: la depilazione del tacchino e la dislocazione delle ali. Ovvero con una pinzetta, ora che la pelle è stata ammorbidita dalla marinatura, si tolgono le parti più dure delle penne che sono rimaste conficcate nella pelle. Dopodiché le ali vengono dislocate e fissate sotto il petto in modo che il tacchino assuma una forma “compatta e composta” pronto per essere massaggiato con il burro e il condimento così come da ricetta.

A questo punto vi servirà uno degli attrezzi fondamentali nella cottura del tacchino, ovvero la garza o telo sottile sottile da intingere nel burro fuso insieme al vino e adagiare sulla pelle del tacchino per tutta la cottura. Questo passaggio è importantissimo e per tutta la prima metà del tempo di cottura (circa 2 ore e 1/2) dovrete tenere il telo bagnato con il grasso e ogni 30 minuti  spalmarlo con il fondo di cottura che preleverete con la pipetta.

Dopodiché il vostro tacchino andrà cotto ancora, ma questa volta scoperto (secondo le indicazioni della ricetta che sceglierete) e bagnato con il fondo di cottura ogni mezz’ora fino a quando lo speciale termometro indicherà la giusta temperatura sia per il tacchino che per la farcia (attenzione che sono due temperature diverse!).

Quando il tacchino avrà finito di cuocere lasciatelo riposare per mezz’ora su un piatto e nel frattempo procedete con la preparazione del Gravy (anche questo secondo ricetta), ovvero della salsa che accompagna il tacchino.

A questo punto non vi rimane che sfilarvi il grembiule da cucina, saltare dentro un vestito pulito, indossare un paio di tacchi, servire il tacchino e, come tradizione vuole, lasciare l’onore al capo famiglia di disossarlo.

Se non sapete come si fa guardatevi questo video, e seguitemi su Facebook perché giovedì sicuramente posterò foto di me, di Silvia e del tacchino!

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