Sull’onda della notizia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito le carni rosse lavorate tra le sostanze cancerogene ho chiesto alla nostra preziosissima nutrizionista Alessandra Ardemagni de La Dieta Giusta di preparare un menù senza carne rossa e di fare un po’ di chiarezza su questo tema.
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Perché la carne rossa e gli insaccati fanno male.
A rendere pericolosi questi alimenti sono alcune sostanze chimiche che possono essere aggiunte durante il trattamento dell’alimento, o che si formano durante la cottura.
Nel caso degli insaccati vengono aggiunti i nitriti da cui poi originano le nitrosamine, tossiche per l’uomo, mentre nel caso della carne rossa, la cottura porta alla formazione di sostanze pericolose, come le amine aromatiche o gli idrocarburi policiclici aromatici, tutte sostanze potenzialmente cancerogene che possono avere un effetto nocivo se si esagera con le quantità. La parola chiave è proprio questa: quantità.
Ma attenzione anche alla qualità perché non tutti gli insaccati contengono la stessa quantità di nitriti.
Da qui l’importanza di leggere le etichette e scegliere di mangiare carne di qualità solo saltuariamente.
Ben venga quindi tutto il clamore suscitato dalla pubblicazione del report da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, organo a cui afferisce lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro).
Come regolarsi quando i bambini mangiano a scuola
Nella mensa scolastica milanese la quantità di carne rossa data ai bambini è molto diminuita negli anni.
Qualche anno fa, ad esempio, era consuetudine dare il prosciutto cotto e gli hamburger mentre ora questi alimenti sono stati sostituiti con i legumi e il pesce. Come potete vedere sono stati introdotti i cereali integrali e qualche verdura biologica. Il tutto non senza polemiche, soprattutto all’inizio del cambiamento, perché i bambini non gradivano i cibi «più sani».
Spesso però i nutrizionisti osservano che gli atteggiamenti negativi dei bambini verso i cibi proposti dipendono dalle abitudini che acquisiscono i bambini in casa. Senza tanti giri di parole, non li gradiscono soprattutto perché a casa non li mangiano. Ora, considerato il clamore dato a queste notizie speriamo che anche i genitori comprendano l’importanza di dare ai propri figli un’alimentazione più attenta e che tenga conto della Qualità, Quantità, Varietà, Semplicità e Stagionalità ovvero dei principi della dieta giusta!
Il menù settimanale può aiutare a organizzare l’alimentazione
I menù che vi propongo sono elaborati alla luce dei criteri condivisi e riconosciuti dalla Scienza della Nutrizione e dalla ricerca medica. Accontentare tutti è difficile se non impossibile. L’idea di base dei miei menù è quella comunque di diminuire e variare le proteine di origine animale privilegiando le proteine contenute nei legumi.
Variare i cereali che consumiamo privilegiando quelli integrali e mettere verdura e frutta di stagione. Inoltre provo sempre ad inserire prodotti meno conosciuti come ad esempio il miglio e la quinoa.
La quinoa è, per tornare al tema principale, un alimento eccezionale per il suo alto contenuto proteico, con tutti gli aminoacidi essenziali, unito all’alto quoziente energetico dovuto all’amido.
Tanto spettacolare da essere definito dagli inca «la madre di tutti i semi» o «grano de oro». Ve ne parlerò!
Intanto eccovi il menù di questa settimana. Basta cliccare qui per scaricarlo e stamparlo, e come sempre le proposte del pranzo sono quelle di Milano Ristorazione, ovvero ciò che i bambini mangiano a scuola.
Ridurre il consumo di carne ha anche un impatto ambientale
Infine un’ultima riflessione per me doverosa avendo lavorato anni per l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente: diminuire il consumo di carne e’ importante oltre che per la salute anche per l’ambiente. L’allevamento intensivo di animali da carne è tra le attività che consumano più energia del pianeta. Oltre a consumare quantità impressionanti di risorse naturali biologiche e abiologiche è tra le maggiori fonti di emissioni di gas serra.
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Grazie Alessandra, davvero molto interessanti e utili le tue spiegazioni. Io dal canto mio ho iniziato da tempo un percorso da «reducetariana», diminuendo le proteine animali e variando l’alimentazione in maniera tale da privilegiare le fonti di proteine vegetali. Non posso a questo punto non segnalarvi i corsi che organizzo con Susanna Villa consulente di nutrizione naturopatica. Se siete interessati non avete che da scrivermi.