Capesante e pancetta su crema di cicerchie

Le capesante lardellate su crema di cicerchie sono uno dei mie piatti preferiti che uniscono una nota rustica a una galante, e le trovo perfette per una cena elegante per smorzare un po’ l’atmosfera e mettere tutti a proprio agio.

La crema di cicerchie è un piatto semplice da insegnare alla vostra colf, richiede davvero poca abilità e si può preparare in due tempi, mettendo a bagno le cicerchie la sera prima, quindi chi vi aiuta in casa può farvi trovare tutto pronto e voi in 5 minuti potrete impiattare e servire.

Innanzitutto due parole sulle cicerchie: appartengono alla famiglia delle leguminose, la sua pianta ha origini antichissime e l’aspetto ricorda quello dei ceci ma il sapore più dolce fa pensare ai piselli. Come tutti i legumi, le cicerchie sono considerate molto salutari e hanno un elevato valore nutritivo: povere in grassi sono invece ricche di calcio, fosforo, vitamina B, amidi e proteine, alimenti indispensabili per l’organismo e che non dovrebbero mancare nell’alimentazione dei bambini e degli anziani.

Tuttavia i semi contengono anche una piccolissima quantità di una tossina che a lungo andare e con un consumo spropositato potrebbe portare a un’intossicazione detta latirismo dal nome scientifico di questa pianta: Lathyrus sativus Linnaeus.

Ma questo potrebbe avvenire solo in caso la cicerchia divenisse la fonte esclusiva o principale di nutrimento per lunghi periodi, tanto più che recenti studi promossi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla popolazione di Campodimele, in Ciociaria, dove storicamente si fa un consumo enorme di questo alimento ha accertato che il basso tasso di colesterolo e la bassa pressione sono la diretta conseguenza. Quindi non abbiate timore e inserite questo alimento nella dieta della vostra famiglia.

Capesante e pancetta su crema di cicerchie

Ingredienti

  • 250 gr di cicerchie
  • 100 gr di pancetta dolce a dadini
  • Rosmarino
  • 1 foglia di alloro
  • Sale
  • Pepe
  • 1 spicchio d’aglio
  • 8 capesante
  • 100 gr di pancetta coppata

Procedimento

Innanzitutto mettete a bagno le cicerchie la sera prima o la mattina e lasciatele in ammollo per 12 ore, sciacquatele ripetutamente sotto l’acqua corrente e se avete tempo e voglia prima di cucinarle schiacciatele  tra le dita a una a una per togliere la pellicina che le protegge.

Fate un soffritto con uno scalogno, pancetta affumicata e un po’ di rosmarino, e fatevi insaporire le cicerchie. Coprite con brodo vegetale e una foglia di alloro e lasciate cuocere: se usate la pentola a pressione come faccio io basteranno 20/30 minuti, altrimenti coprite con un coperchio e cuocete per un paio d’ore.
Trascorso il tempo necessario frullate il tutto con un minipimer a immersione, correggete di sale e pepe, condite con un po’ di olio e.v.o e lasciate riposare.

Prendete le capesante, normalmente le vendono già aperte e in parte pulite, quindi dovrete solo passarle sotto l’acqua e staccarle dal guscio. Tamponatele con della carta da cucina e arrotolatele nella pancetta (io ho usata quella coppata meno grassa) facendo attenzione di lasciare il lato superiore e inferiore scoperto.
In un padellino fatele rosolare con un po’ di olio e uno spicchio di aglio e sfumate con un goccio di vino bianco. Fate attenzione che la pancetta non si stacchi e rosolatele su tutti i lati.

A questo punto riscaldate la vostra crema di cicerchie, impiattate ponendo al centro una o più capesante, un giro di olio e via. Buon appetito, piatto pulito garantito!

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