Come vi raccontavo nel mio #azonzocoibambini a Buenos Ayres, durante le vacanze di Natale dello scorso anno la nostra famiglia ha fatto un bellissimo viaggio in Argentina. Anche se non abbiamo girato con il pulmino che vedete sopra è stata comunque un’esperienza davvero bella e intensa che mi sento di consigliare a tutti.
I miei figli allora avevano 11, 6 e 2 anni, quindi direi che è un viaggio che potete considerare con bambini di ogni età e che sicuramente li coinvolgerà data l’immensa varietà di paesaggi e di natura che vi si trova.
Dopo i 3 giorni nella magnifica Buenos Ayres che vi ho già raccontato ci siamo di nuovo imbarcati e abbiamo preso un volo per Puerto Madryn alla volta della Peninsula Valdes. Come vi avevo già detto le distanze sono l’unico fattore che rema contro nel girare questo meraviglioso paese quindi o avete davvero tanto tempo a disposizione, e con tanto intendo più di un mese, o dovrete considerare bene il vostro itinerario e come spostarvi.
Non solo le distanze sono importanti ma le strade sono spesso mal ridotte e costringono a velocità davvero contenute quindi l’impiego di parecchi giorni.
La Peninsula Valdés è una riserva naturale, designata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e abitata da mammiferi marini come il leone marino, l’elefante marino e la foca sudamericana. È caratterizzata principalmente da un paesaggio roccioso e qualche lago salato, come la Salina Grande e la Salina Chica che si trovano sotto il livello del mare e assumono dei colori particolarissimi.
Ma soprattutto nel Golfo Nuevo e nel Golfo San José, specchi d’acqua protetti fra la penisola e la terraferma della Patagonia, è possibile avvistare la balena franca australe. Le balene infatti migrano in queste acque fra maggio e dicembre, per l’accoppiamento e il parto, poiché le acque nel golfo sono più calme e più calde che in mare aperto. I mesi migliori dell’anno per avvistare le balene sono settembre e ottobre quando circa 500 esemplari della Balena Franca Australe rimangono nelle vicinanze della costa; tuttavia, è possibile avvistarle anche nei mesi successivi fino a dicembre.
Vorrei tanto dirvi che la foto qua sopra l’ho fatta io, e invece no perché attenzione: se come noi programmate di recarvi in questa zona verso fine dicembre ci sono alte probabilità che le balene abbiano già lasciato il golfo. Noi purtroppo siamo arrivati nella Peninsula due giorni dopo l’ultimo avvistamento e ci siamo dovuti “accontentare” dei leoni marini, dei pinguini di Magellano, dei guanaco e di tutti gli animali liberi che si possono incontrare girando al suo interno.
Inoltre abbiamo fatto un altro errore di valutazione perché dall’Italia avevamo prenotato un albergo a Puerto Madryn pensando che fosse subito all’imbocco della penisola, invece dista ben 50 km che uniti alla superficie di 3.625 km2 ha significato tanto tempo passato in macchina per visitarla.
Per cui il consiglio è: programmate la visita alla Peninsula Valdes entro il 25 dicembre e alloggiate a Puerto Piramides, l’unico centro abitato che si trova al suo interno, peraltro animato da tantissimi giovani che vi trascorrono le loro vacanze estive.
Lasciata la Peninsula abbiamo poi fatto tappa a Punta Tombo: 180 km a sud di Puerto Madryn dove c’è la più grande riserva naturale di pinguini di Magellano .
Da settembre ad aprile i pinguini si danno appuntamento a Punta Tombo per nidificare, accoppiarsi, incubare le uova e nutrire i loro piccoli. La colonia di Punta Tombo è davvero affascinante perché si segue un percorso che si sviluppa in mezzo alle tane che i pinguini si costruiscono per deporre le uova e li si può vedere a distanze davvero ravvicinate: a volte meno di 20 cm.
I pinguni, la natura, gli animali hanno dunque connotato la nostra seconda tappa in Argentina e la prima in Patagonia. Sapete indovinare quale sarà la prossima? Continuate a seguirmi e lo scoprirete.