7 buoni motivi+ 1 per partire per un retreat

Ho fatto appena in tempo a scoprire il significato della parola retreat che già mi ci sono trovata dentro.
Non che io sia una persona particolarmente modaiola ma quando annuso qualcosa di buono nell’aria i miei sensi si allertano e sento pulsare dentro di me la voglia di provare, di toccare con mano, di esserci, di partecipare.

E’ così che a Febbraio dopo essere incappata in questo post in autunno e aver sognato per mesi e mesi di partire sono finalmente andata a un retreat in Kerala.
Ma cos’è un retreat?
Letteralmente retreat vuol dire “ritiro, ritirarsi, spostarsi” e in effetti è così: un viaggio (grande o piccolo che sia, comunque uno spostamento)  finalizzato a un momento di ritiro, di pace e di quiete.
Come potete intuire ogni retreat può essere diverso, organizzato per ragioni diverse, con contenuti diversi e sicuramente chi lo organizza darà una connotazione e un’impronta che faranno la differenza, quindi informatevi bene.
Io da questo punto di vista sono finita in una botte di ferro perchè Roberta, creatrice dei “Rise & Shine Retreat”, viaggi dedicati esclusivamente alle donne, è stata una delle persone più illuminanti che abbia conosciuto negli ultimi anni ed evidentemente non sono la sola a pensarlo, dato che è di nuovo in partenza con un retreat forse ancora più bello a Bali.

Eccovi quindi i miei sette buoni motivi per partire per un retreat se non lo avete ancora mai fatto.

Viaggiare da sola.

Se viaggiare da sola è un’esperienza che ti attira ma non hai ancora mai trovato il coraggio di prendere e partire, senza compromessi con nessun altro che non con te stessa questo è un ottimo modo per iniziare a farlo.
Partirai da sola, è vero, ma in fondo non sarai mai sola, il che è una buona rete di sicurezza e potrai sentirti libere sia di “ritirarti in te stessa”, se ne senti il bisogno, sia di aprirti alle sconosciute con cui condividerai questa esperienza di viaggio ma anche di vita….e chissà che non ne nascano nuove e intense amicizie.

Fare un retreat in Kerala

Immergerti in posti nuovi.

Un retreat di solito dura pochi giorni, un fine settimana o una settimana, ma comunque ti dà l’opportunità di spingerti là dove magari non sei ancora riuscita ad andare, a volte proprio perchè troppo lontano.
Io ad esempio sono andata in Kerala, nel sud dell’India e nella settimana in cui sono stata via e durante la quale ho vissuto esperienze mai viste prima, la vita di tutti i giorni qui a Milano scorreva uguale a se stessa con i suoi ritmi e routine quotidiane.
Insomma è stato un battito di ciglia per certi versi, c’è chi non si è nemmeno accorto della mia assenza, eppure nel frattempo mi sono catapultata nell’altro emisfero, in un’altra stagione, in un altro continente proprio dove avevo sognato tante volte di andare ma non ero mai riuscita ad organizzare. Certamente non ho viaggiato nel vero senso del termine spostandomi da una località all’altra ma piuttosto l’idea è quella di immergersi e respirare l’atmosfera che quel posto sa darti, e l’India devo dire che sa essere molto generosa: densa di colori, odori e sensazioni!

fiori e rose del Kerala

Coltivare la tua parte spirituale.

Partire, staccarsi dal quotidiano è anche funzionale al metterti in contatto con una parte di te che a volte nella fretta della vita quotidiana tralasci e trascuri: la tua spiritualità.
Roberta da questo punto di vista è una vera fonte di conoscenze e informazioni e i suoi viaggi sono dei veri e propri percorsi affinchè ognuno possa mettersi in contatto con la propria spiritualità in modo semplice e naturale.
In India abbiamo anche partecipato e osservato la spiritualità della gente locale, che è tanta parte della loro vota quotidiana, visitando templi e partecipando alle diverse Puja (riti), il che ha reso tutto molto prezioso.

Prendere le distanze.

A volte per mettere bene a fuoco è necessario allontanare da te ciò che vuoi inquadrare.
Un retreat ti permette di fare esattamente questa cosa con la tua vita o certi aspetti della tua vita che vuoi cercare di capire meglio. Può essere un momento di difficoltà che stai vivendo, un empasse lavorativa o nella vita affettiva che ti fanno sentire impantanata e da cui non sai come uscire.
Durante un retreat avrai modo di osservare da fuori la tua vita e vederla da un’altra prospettiva così da capire meglio cosa valorizzare e cosa invece è meglio allontanare.

Avvicinarti alla meditazione.

La meditazione è uno degli strumenti attraverso il quale puoi arrivare a fare maggiore chiarezza in te stessa e riuscire a vivere meglio.
Io ne avevo solo sentito parlare ed ero molto curiosa di capire in cosa consistesse e devo dire che sono rimasta molto colpita dall’efficacia che una meditazione fatta bene possa avere. Ho visto solo la punta dell’iceberg e credo che l’argomento sia talmente ampio che non mi sento di dire molto di più, però ho avuto l’ennesima conferma di quanto la nostra mente condizioni la nostra vita e quanto possiamo in fondo decidere di noi stessi.

Farti del bene.

In Kerala alloggiavo all’interno di una delle più stimate cliniche ayurvediche del mondo, dieci volte premiata per la qualità dei trattamenti e la professionalità dei suoi dottori e ho fatto senza minimamente rendermene conto (leggi senza sforzi) una settimana di detox davvero profondo.
All’arrivo sono stata visitata da un medico che dopo aver analizzato tutto della mia vita da quando mi sveglio a quando dormo ha impostato il mio percorso di trattamenti ayurvedici, la mia dieta e delle medicine da prendere.
Ogni giorno per sette giorni ho fatto due ore di massaggi con olio e acque aromatizzate, ogni millimetro della mia pelle e del mio corpo è stato massaggiato in tutti i modi possibili e immaginabili e mai avrei creduto di poter trarre tanto beneficio da dei massaggi. Per non parlare della meraviglia delle donne che per una settimana si sono prese cura del mio corpo e nelle cui mani prima sconosciute e poi amiche mi sono affidata.
E’ stata davvero una bella esperienza, arricchita ancora di più proprio dal loro modo di essere, dal fatto che ogni massaggio per loro è un rito preceduto dal canto di un mantra, e dall’accensione di un incenso affichè il divino passi nelle loro mani e garantisca a me salute e guarigione.

Praticare yoga e pranayama.

Lo yoga è una delle pratiche che vanno a completare sicuramente quel percorso di benessere interiore e fare yoga in India, sebbene non fossi in un ashram, con dei maestri indiani è stata un’esperienza davvero stimolante.
Molto lontani dai ritmi a volte troppo intensi che lo yoga assume qua da noi, sia nelle versioni dinamiche che no, la pratica era proprio finalizzata a imparare e praticare le asana che possono aiutare il nostro corpo a rimanere in equilibrio in salute.
Inhale, exhale, respira, espira qui e ora.

praticare yoga a somatheraam in kerala

Infine per quanto mi riguarda essere andata via per una settimana e mollare tutto a se stesso ha implicato una riorganizzazione e una redistribuzione dei ruoli genitoriali.
I miei figli che di solito vedono il papà prendere e partire ogni volta per una meta diversa hanno invece visto la mamma partire e il papà rimanere, e si sa che quando i paradigmi si spezzano si creano sempre nuove opportunità…per tutti!
Ti ho convinta?? Spero di si, partire per un retreat è ciò che io al momento considero una vera coccola e guarda caso con alcune delle ragazze conosciute in Kerala stiamo per ritrovarci per un fine settimana di Yoga mentre un’altra addirittura proseguirà il suo percorso a Bali. Ebbene si, i retreat danno dipendenza!!

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